Non ci crederete se vi dico che io scrivo sempre di notte. E’ il mio spazio vitale per pensare, sognare, leggere e pregare; mettermi a parlare col Signore della vita, della mia vita e anche della tua - Gesù Cristo nostro Signore -certa del Suo ascolto attento.

Gli uomini di Dio, uomini santi con una marcia in più, gli parlano, intercedono per noi perché otteniamo misericordia e Lui risponde e fà quanto essi chiedono. E noi? Sempre mezze-cartucce!

Stare un “tempo” con Lui, parlargli anche se non risponde, è tempo d’oro. Anche se, alle mie e tue orecchie del corpo, Lui sembra assente, muto.

Comunque è per noi uno “stare bene“. Se le orecchie del cuore funzionano, credo che siano le più importanti. Quanti innamorati si mandano messaggi soprattutto con quella fortissima e mai scarica trasmittente che è il cuore? Sentono tutto, non perdono nessun messaggio!

Gesù ci parla “con il mormorio di un vento leggero”, (1 Re 19, 12), come di brezza mattutina, non urla, non fà rumore, non si agita. Così diciamo che non ci ascolta, non sente, o al limite che Lui non esiste. E’ una nostra pura fantasia, è una “bella invenzione” della voglia di vivere “eternità” di ogni uomo!

Mi viene da dirVi: se così fosse, ragazzi e ragazze, questa pura “invenzione” sarebbe la più rigeneratrice e salutare “invenzione” umana. Un buon prodotto, una forte conquista dell’uomo e della donna!

Come pregava Francesco d’Assisi e non fuori del suo tempo:
“Altissimo e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuor mio.
Dammi fede retta, speranza certa e carità perfetta, senno e conoscenza perché io faccia la tua santa volontà.
(a beneficio di tutti gli uomini e le donne della terra).“

E Antonio da Padova cosa scriveva:
“Oh, se tu vedessi, certamente piangeresti! Imperversano vanità e falsità, calunnie dei potenti contro i miseri e giudizi iniqui contro i poveri, e tante lacrime d’innocenti non hanno consolatore.
Se gli oppressori fossero esseri umani, saprebbero consolare; ma siccome leoni e non uomini, allora affliggono i poveri, privi d’ogni umano aiuto e impotenti a resistere alla violenza“.
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