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CISTERNE FAMILIARI

Calamità Acqua Avanza...
2006 Anno Internazionale dei Deserti e della Desertificazione

Sorella acqua tanto scarsa..et preziosa.. et indispensabile…

Anche Francesco d'Assisi,giullare e menestrello qual’era, la cantava.
Quando si pronuncia la parola,
desertificazione, questo termine mette i brividi.
Avvertiamo un senso di impotenza
per il fenomeno in sé.
Se diventassimo più saggi e onesti!
IN CIFRE
Il 39% circa della superficie terrestre è affetta da desertificazione.
250 milioni di persone vivono direttamente con questa calamità nelle regioni aride.
Più di 100 paesi nel mondo ne sono interessati.
La perdita di reddito imputabile alla desertificazione è circa di 45 miliardi di dollari (100mila miliardi in lire), ogni anno.
La desertificazione impoverisce la possibilità di produzione alimentare: ogni anno, 12 milioni di ettari di terra vanno perduti.
Questa calamità veramente micidiale
impoverisce la biodiversità.
IL NEMICO E' SILENZIOSO
"La desertificazione, uno dei processi più allarmanti di degrado ambientale, minaccia la salute e le condizioni di vita di oltre 1 miliardo di persone, in oltre 100 nazioni nel mondo".
Queste le parole pronunciate dal segretario generale della Nazioni Unite, Kofi Annan, il 17 giungo 2005.
Questo tsumani silenzioso colpisce oltre 100 milioni di persone, causando, tra l'altro, carenze alimentari e nuovi flussi migratori, verso "paradisi" occidentali.
Secondo le stime dell'Unep
(il Programma per l'Ambiente delle Nazioni Unite), un quarto delle terre del pianeta è minacciato dalla desertificazione.
LA DESERTIFICAZIONE
è un "processo di degrado dei terreni coltivabili, in aree aride, semi-aride e asciutte sub-umide, in conseguenza di numerosi fattori, comprese le variazioni climatiche e le attività umane".
Nel 1993, esempio, una tempesta di polvere e sabbia, nella provincia cinese di Gansu, ridusse a zero la visibilità, uccidendo 49 persone più
6700 capi di bestiame, distruggendo 170mila ettari di campi coltivabili e danneggiando 40.000 alberi.
La causa più significativa del fenomeno, oltre che dalla siccità, è rappresentata dalla pressione delle attività umane:
utilizzo delle risorse idriche, attraverso canali e tubature deteriorate, deforestazione, agricoltura intensiva, diffusione di specie esotiche, attività zootecniche, urbanizzazione e incendi hanno un ruolo determinante reversibile o meno dei fenomeni siccitosi.
Tra il 1900-1970 in Europa le aree degradate sono cresciute del 40% e ad oggi si sono quadruplicate.
In Africa, nelle aree del Sahel,
Capo Verde, uno dei paesi che hanno sete, dove più avanza il deserto, il processo di degrado è innescato proprio a partire dalle aree di moderna e accelerata urbanizzazione che impoveriscono il territorio intorno.
E potremmo continuare all’infinito nel racconto di quanto è preziosa questa sorella Acqua per la vita del pianeta e quanta ne sprechiamo e così la facciamo sparire, uccidendo la vita.
Si uccide in tanti modi…
Deserti e desertificazione
In Africa , il 66% di tutti i terreni è arido o semi-arido.
"E' miserabile, secco, ci diceva, anni fa, una donna capoverdiana…"
Nel Nord America, la percentuale è del 34% nel Texas, il 40% dei terreni da pascolo sono troppo aridi e non più utilizzati.
Se andiamo poi in Algeria, in Nigeria, in Kenya, in Iran, in Afghanistan…,
il fenomeno fa veramente paura.
E noi da incoscienti, viviamo, sprecando.

 





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