Ihla do Sal

La non violenza in Auschwitz
di Etty Hillesum

 

Si deve anche avere la forza di soffrire
da soli e di non pesare sugli altri con le proprie paure e con i propri fardelli.

Lo dobbiamo ancora imparare
e ci si dovrebbe reciprocamente educare
a ciò, se possibile con la dolcezza
e altrimenti con la severità.
Dobbiamo pregare di tutto cuore
che succeda qualcosa di buono, finché conserviamo la disposizione verso questo qualcosa di buono. Infatti, se il nostro odio
ci fa degenerare in bestie
come lo sono loro, non servirà a nulla.
L'unica cosa che possiamo salvare
in questi tempi, l'unica che veramente conti
è un piccolo pezzo di Te,in noi stessi,mio Dio. E forse possiamo anche contribuire
a disseppellirti dai cuori devastati di altri uomini. Sì mio Dio sembra che tu non possa far molto per modificare le circostanze attuali. Io non chiamo in causa la tua responsabilità, più tardi sarai Tu
a dichiarare responsabili noi.E quasi ad ogni battito del mio cuore cresce la mia certezza:
tu non puoi aiutarci, ma tocca a noi aiutare te,difendere fino all'ultimo la Tua casa in noi. Esistono persone che, all'ultimo momento
si preoccupano di mettere in salvo aspirapolveri, forchette e cucchiai d'argento, invece di salvare te,mio Dio.E altre persone
che sono ridotte a ricettacoli di innumerevoli paure e amarezze, vogliono a tutti i costi salvare il proprio corpo.Dicono: me non mi prenderanno. Dimenticano che non si può essere nelle grinfie di nessun, se si è
nelle tue braccia.Mio Dio è un periodo troppo duro per persone fragili come me. So che seguirà un periodo diverso, un periodo
di umanesimo.Vorrei tanto poter trasmettere ai tempi futuri tutta l'umanità che conservo
in me stessa, malgrado le mie esperienze quotidiane. L'unico modo che abbiamo di preparare questi tempi nuovi è di prepararli fin d'ora in noi stessi. Vorrei tanto vivere per aiutare a preparare questi tempi nuovi: verranno di certo, non sento forse che stanno crescendo in me, ogni giorno? La miseria che c'è qui è veramente terribile, eppure alla sera tardi, quando il giorno si è inabissato dentro di noi, mi capita spesso di camminare di buon passo lungo il filo spinato e allora dal mio cuore s'innalza sempre una voce: non ci posso far niente, è così, è di una forza elementare e questa voce dice: la Vita è una cosa splendida e grande, più tardi dovremo costruire in Mondo completamente Nuovo.
A ogni nuovo crimine o orrore dovremo
opporre un nuovo pezzettino di amore e di bontà che avremo conquistato in noi stessi.
Possiamo soffrire ma non dobbiamo soccombere. E se sopravviveremo
intatti a questo tempo, corpo e anima
ma soprattutto anima, senza amarezza,
senza odio,
allora avremo anche il diritto
di dire la nostra parola a guerra finita.

 

 


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