Giornale Web
CON MARIA

 

 

Disse il Signore, quando entrò nel mondo;
“Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volontà”. (Lettera agli Ebrei 10,5.7)

In Galilea, a Nazareth,
Gabriele porta a
MARIA,
il saluto di Dio
"Ave piena di Grazia,
il Signore è con te"
E Lei risponde "SI'"
per sempre
.
25 marzo, la festa

VANGELO (Lc 1,26-38)
Ecco, concepirai e darai alla luce un figlio:
sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi.
(Isaia 7,14)


Maria di Nazareth aveva scelto
una vita di dono totale a Dio, come vergine.
Ma Dio decide altrimenti. Ciò che colpisce, nell’Annunciazione, è che una “religione pura” esige un dialogo vivente e costante fra Dio e ogni uomo. Qui Dio pronuncia la sua ultima Parola a Maria, perché si compiano le parole che, nella storia di Israele, erano state dette ad Abramo, a Mosé e ai profeti. Essi avevano ascoltato e ubbedito, lasciando entrare nella loro vita la Parola. La fanno parlare nelle loro azioni e La rendono feconda nel loro destino.
I profeti sostituiscono alle loro proprie idee, la Parola di Dio; anche Maria lascia che la Parola di Dio si sostituisca a quelle che sono le sue convinzioni religiose. Di fronte alla profondità e all’estensione di questa Parola, Maria “rimane turbata”. L’avvicinarsi del Dio infinito deve sempre turbare profondamente la creatura,
anche se, come Maria, è “piena di grazia”.

Assolutamente straordinario è poi che, questo Dio, non solo si avvicina a Maria, ma le offre il proprio Figlio eterno perché diventi suo figlio. Come è possibile che il “Figlio dell’Altissimo diventi suo figlio?”
“Lo Spirito Santo scenderà su di te”.
Come scese sul caos, in occasione della Creazione; lo Spirito Santo scende su Maria e il risultato è una Nuova Creazione.
L’albero appassito della storia fiorirà di nuovo. Maria dice: “Eccomi... sono del Signore, avvenga di me quello che hai detto”. Nell’Annunciazione si ha il tipo di dialogo che il Padre del nostro Signore Gesù Cristo vorrebbe avere
con ciascuno di noi.

L’esperienza di Maria a Nazareth sottolinea questa verità per tutto il popolo di Dio. Il suo “sì” in risposta all’offerta divina e il cambiamento drammatico della sua vita, mostrano che, La venuta di Dio
in mezzo a noi, esige
un cambiamento radicale.

Ma, cosa più importante, l’Annunciazione
a Maria ci pone di fronte ad una grande verità: Ognuno di noi ha avuto
"una annunciazione personale".

Sto esagerando? No di certo.
Se esaminate la vostra vita passata, trovate, certamente, un’esperienza che
è stata decisiva;
forse non ebbe allora conseguenze immediate, o almeno non vi sembrò, ma, ripensandoci adesso, vi accorgete che è stata fondamentale,
sia la scuola che avete frequentato, un libro che avete letto, un discorso che avete ascoltato, una frase delle Scritture che vi ha colpito, gli Amici a cui vi siete sentiti uniti o un ritiro che avete fatto.
Era il Dio di Maria di Nazareth che si annunciava a voi. Voi avete dunque avuto una “vostra” annunciazione.
E se non avete risposto sì, o avete pronunciato
soltanto un sì timido...
Basta riconoscere l’annunciazione ora e cercare di recuperare il tempo perduto, vivendo per Dio e per gli altri.

“Eccomi sono la serva del Signore,
avvenga di me quello che hai detto”.

 


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